La farmacia dei servizi

Lo spirito dell'autoanalisi

Un point-of-care autoanalisi in farmacia è definito come un loco, ove pazienti possono eseguire autoanalisi ed esami di seconda istanza (telecardiologia, spirometria, pulsossimetrici) nel modo più comodo e immediato per il paziente. Ciò si attiene alla legislazione attuale del Decreto 16.12.2010 - "Analisi di prima istanza in farmacia"
(GU n. 57 del 10-3-2011 )

Si raccomanda la lettura della pagina relativa all'utilizzo delle autoanalisi e/o analisi di laboratorio esterno.

La farmacia Dr.Culzoni ha dedicato una apposita area al gruppo di servizi che rientrano nel sistema Point of Care con autoanalisi eseguite con strumentazioni interne, analisi eseguite da laboratorio esterno, esami di telecardiologia refe rtati da specialista in cardiologia.

L'area apposita offre anche possibilità varie tra cui l'applicazione domiciliare dei servizi grazie a infermieri specializzati,consulenze in scienze alimentari per diete personalizzate e non riservate solo esclusivamente al calo ponderale.

Ciò aumenta la probabilità che il paziente, il medico, ed il team assistenziale riceva i risultati più rapidamente. Ciò comporta che le decisioni diagnostiche, terapeutiche gestite dal medico di base del paziente siano eseguite con una maggiore immediatezza.

I test POCT sono spesso realizzati attraverso l'utilizzo di strumenti trasportabili, semplici da usare, con la medesima precisione ed accuratezza di quelli eseguiti con criteri centralizzati, ovvero presso gli ospedali, le cliniche e i laboratori analisi (1).

L'obiettivo resta quello di raccogliere un campione piccolo, velocemente ed ottenere i risultati in un periodo di tempo molto breve, nella immediatezza della zona od ambulatorio ove si trova il paziente.

In questo modo il piano di trattamento e le prime cure possono essere erogate con estrema rapidità.

I principali vantaggi si ottengono quando i risultati di un dispositivo POCT vengono resi disponibili immediatamente grazie all'esportazione dei dati su una cartella clinica elettronica. In questo modo i risultati possono essere condivisi istantaneamente con tutti i membri della squadra medica grazie all'interfaccia del software diminuendo così il cosiddetto turn around time (TAT), vale a dire il tempo di percorso di una richiesta necessario all'ottenimento del risultato o della risposta del referto. Secondo alcuni studi una riduzione della morbilità e della mortalità è stata riscontrata ricorrendo a tecniche di goal-directed terapia, GDT (terapia precoce diretta al raggiungimento dell'obiettivo) usate in combinazione con POCT e la cartella clinica elettronica.

I test POCT si sono affermati ormai in tutto il mondo e rivestono un ruolo vitale nella organizzazione dei servizi di salute pubblica. Esistono molti lavori scientifici e monografie, che sottolineano come il POCT debba essere considerato un normale standard di cura.

 

(1) - L'area di Autoanalisi Robotizzata presso la Farmacia Dr.Culzoni utilizza strumentazioni certificate di medicina laboratorio compatibili con "Autodiagnostica" (98/79/EC AutoDiagnostic Directive cTUVus mark)  con i massimi livelli di certificazione italiana ed estera (JCAHO,IDMS,CLSI,CDC,CLIA WAIVED, CRMLN)
Certificazioni:
EN 61326: 2001, EN 61326-2-6: 2006, IEC 61010-1: 2001, IEC 61010-2-81: 2001 / A1: 2003, IEC 61010-2-101: 2002UL61010 1: 2004, C22.2 N°61010-1: 2004, In Vitro Diagnostics Directive: 98/79/EC AutoDiagnostic Directive cTUVus mark)

Gli Strumenti e le Metodiche

Le nostre metodiche di autoanalisi risultano le più recenti e avanzate attualmente in commercio.

Guarda la Galleria delle Immagini degli Studi

Regolamentazione

I risultati dei test di autoanalisi o di analisi di laboratorio esterno ritirarti presso la struttura, devono essere sempre e comunque inquadrati dal proprio medico nella situazione clinica del paziente.

I risultati di laboratorio o i risultati in autoanalisi, non devono essere considerati come strumento univoco di diagnosi, ma rappresentano uno strumento a disposizione del medico che li potrà utilizzare integrandoli con gli elementi riscontrati in altre indagini diagnostiche, al fine di formulare una corretta diagnosi e/o scelta terapeutica adeguata.

 

Il responsabile:

Dr. Federico Culzoni, Laureato in Farmacia presso l‘Università degli Studi di Pavia e Specializzato in Patologia Clinica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia Università di Pavia. Libero Docente presso la facoltà di Farmacia di Pavia e Docente in medicina funzionale e regolatoria.

Raccomandazioni per i pazienti

PREPARAZIONE AD AUTOANALISI - ISTRUZIONI PER I PAZIENTI

 

Prima di effettuare qualsiasi analisi e/o autoanalisi con prelievo capillare di sangue è importante porre attenzione ad alcune piccole ma importanti regole affinché il processo di analisi sia il più possibile corretto.

Fattori come il digiuno, la dieta, l’assunzione di farmaci, l’esercizio fisico, la postura del fisico, possono in misura diversa influenzare la buona riuscita dell’esame.

 

DIGIUNO

Vi è accordo unanime sull’opportunità che il paziente effettui un autoanalisi a digiuno da almeno 8 – 12 ore. In questo periodo possono essere assunte solo modiche quantità di acqua e devono essere assolutamente escluse bevande zuccherate, alcolici, caffè, fumo.

Queste sostanze infatti possono rendere inaccurate o addirittura impossibile le quasi totalità delle determinazioni ematochimiche.

 

DIETA

Nei giorni che precedono il prelievo la dieta dovrebbe essere quanto più possibile abituale, evitando brusche variazioni dell’apporto calorico sia in eccesso che in difetto. In seguito alla riduzione drastica dell’apporto calorico (300/600 calorie/die), infatti, si è riscontrata una diminuzione del volume plasmatico del 30%. Questa alterazione induce rapidi cambiamenti nel sangue che le analisi rivelano.

La dieta deve essere abituale anche qualitativamente ovvero con un apporto di carboidrati, proteine e grassi che segua la normale dieta personale.

 

FARMACI

Esistono numerosi studi riguardanti l’effetto dei farmaci sui test di laboratorio. Le interferenze possono manifestarsi direttamente o indirettamente a livello analitico. Nel primo caso esse non sono sempre e completamente prevedibili nella loro entità per un’ampia serie di variabili individuali che determinano l’assorbimento, il metabolismo e l’eliminazione del farmaco. Non di tutti i farmaci in commercio sono sufficientemente noti gli effetti collaterali, né vengono analizzate ed indicate le eventuali interferenze a livello analitico.

La più corretta preparazione del paziente agli esami ematochimici dovrebbe prevedere la mancanza assoluta e più prolungata possibile di qualsiasi trattamento farmacologico, situazione che è pressoché impossibile da ottenere.

 

ESERCIZIO FISICO

Le variazioni delle attività enzimatiche e di alcuni analiti provenienti dalla muscolatura scheletrica in seguito all’esercizio fisico intensivo e protratto sono fenomeni attesi ed in genere da evitarsi immediatamente prima del prelievo o nelle 8 – 12 ore che lo precedono. Questa norma deve essere assolutamente osservata in caso di autoanalisi delle urine e del sangue per la determinazione della clearance della creatinina.

 

POSTURA

Nel passaggio dalla posizione supina a quella eretta si modificano il volume plasmatico, la concentrazione degli elementi figurati del sangue e di alcuni analiti quali ad esempio il calcio (3,43%), il magnesio, il fosforo, la bilirubina, le proteine totali, il ferro (10,93%), i trigliceridi (18,5%), il colesterolo, l’ LDL (34%) e le transaminasi (34%). La risposta individuale ai cambi posturali è assai variabile, probabilmente in rapporto al volume della massa plasmatica, al tasso proteico totale, alle situazioni attuali del tono vascolare e della entità della risposta endocrina. I dati riferiti suggeriscono l’opportunità che la preparazione del paziente prima dell’ autoprelievo venga quanto più possibile standardizzata al fine di rendere possibile il corretto confronto fra i dati precedenti relativi ad egli medesimo. 

È stata quindi proposta dall’OMS come raccomandazione la posizione “a sedere” per almeno qualche minuto prima di effettuare un autoanalisi, quando possibile. Nei pazienti mantenuti in tali condizioni le variazioni percentuali medie della concentrazione di molti analiti si sono dimostrate intermedie tra quelli che si verificano nel cambio tra le due situazioni posturali estreme (eretta e supina).